Ho sempre adorato seguire il Giro d’Italia; in televisione, come fan a bordo strada, raggiungendo qualche tappa in bici per vedere il passaggio della corsa, qualche volta salendo a bordo dell’Automedica. Era un paio d’anni che mancavo, salvo nel 2020 quando causa pandemia Covid e gravidanza ormai al termine, ho assistito al passaggio della Corsa Rosa che destino vuole è passata proprio sotto casa e io, a pochi giorni prima del parto, ho avuto questa grande emozione di vederlo passare.
Quest’anno invece per la prima volta ho avuto l’onore di essere contattata da Valsir, nota azienda sponsor del Giro d’Italia grazie la quale ho potuto partecipare al Giro-E. Una bellissima opportunità che ho accolto con piacere, portando con me anche mio marito Fabio, il quale dopo avere lavorato per 12 Giri d’Italia come medico dei corridori, quest’anno ho deciso di coinvolgerlo facendomi accompagnare pedalando insieme l‘undicesima tappa del Giro-E, il 21 maggio a Torino, in occasione del suo compleanno.
Una tappa non lunga né difficile, con partenza e arrivo nella medesima città, dislocata su un percorso di 39.3 km con un paio di salite dove abbiamo potuto provare la potenza delle famigerate e-Bike. Il primo tratto salendo a Superga, una salita breve, non particolarmente difficile, 5 km e 431 m all’8.6% e il Colle della Maddalena, più breve e intensa soprattutto per il sole caldo che per per 3.5 km e 283 m all’8.1% ha tagliato il fiato. C’è chi direbbe: Ma se avevi l’e-Bike? Chi pensa che con una e-Bike non si fa fatica è perché non l’ha mai provata. Da ciclista abituata all’utilizzo della muscolare, sono rimasta colpita dalla praticità qualora si ha bisogno dell’assistenza, ma anche dalla possibilità di pedalare sudando e facendo comunque fatica (come generalmente piace a noi ciclisti) utilizzando l’assistenza al minimo.
Trovo eccezionale l’introduzione di questo tipo di biciclette, dandoci l’opportunità di potere condividere la passione della bici con persone sia alle prime armi, che più allenate, stando tutti insieme.
È stata una tappa indimenticabile e un’emozione incredibile addentrarsi all’interno della Corsa Rosa sentendosi per un giorno parte del Giro d’Italia. Salire sul palco, andare al foglio firma e pedalare accolta dai festeggiamenti dei tifosi pronti ad aspettare i corridori, quelli veri, ma felici di tifare anche per te. Che gioia poi trovarsi in gruppo con Damiano Cunego che nel mentre non mancava a dare consigli tecnici lungo il percorso, lui che il Giro non solo lo ha corso, ma lo ha anche vinto. Incontrare poi l’ex professionista Daniele Colli e vederlo pedalare con un salame nella tasca posteriore della maglia, trasmettendo ironia a tutti noi che a volte in bici ci prendiamo un po’ troppo sul serio dimenticandoci che il ciclismo non deve essere solo fatica ma anche piacere e divertimento.
Al Giro-E è stata la conferma di ciò che adoro di questo meraviglioso sport: Trovarsi a pedalare tra la gente e con chi della bici ne ha fatto uno strumento di lavoro. Con chi non avresti mai pensato che un giorno avrebbe pedalato con te, soprattutto su delle bici elettriche. Questo è il Giro-E che non è solo pedalare, ma è occasione per vedere gli arrivi di tappa comodamente all’interno degli Hospitality in prossimità degli arrivi, dove potere rifocillarsi con prelibatezze, degustare il prosecco Astoria del Giro e incontrare qualche ex pro, anche del passato non recente come Francesco Moser.
Ringrazio Valsir per avermi contattata, ma soprattutto per avere accettato la richiesta di vivere questa grandiosa esperienza insieme a mio marito Fabio e per averci regalato una bottiglia di prosecco edizione speciale dedicata al Giro, oltre che averci regalato il bellissimo kit del team come ricordo dell’esperienza.
Il Giro-E è stata la scoperta di un’emozione nuova e divertente. A posteriori la porto ancora con me nelle mie pedalate e spero di parteciparvi ancora.
Un consiglio che voglio dare a tutti coloro appassionati di ciclismo è di partecipare, non solo per vivere la bellezza della Corsa Rosa dall’intero, ma anche come occasione di provare le bici da corsa a pedalata assistita, tornerete a casa stupiti ed entusiasti.



Rispondi