Sono sempre un po’ timorosa quando trasporto Camilla nel carrellino, anche se è un’esperienza sempre emozionante portarla con me. Farlo in tutta sicurezza, senza la paura di moto e auto che spesso invadono i Passi di montagna durante i weekend, mi ha permesso non solo di sentirmi più sicura, ma anche di godere della tranquillità e del silenzio che dovrebbero caratterizzare luoghi di montagna come il Passo Gavia, uno dei valichi alpini che insieme allo Stelvio ho sempre adorato fare.

L’avevo già scalato, ma mai avrei pensato di farlo in sella alla mia bicicletta trasportando la mia bimba di 20 mesi. L’idea ha preso forma grazie alla bellissima iniziativa di Enjoy Stelvio Valtellina di chiudere anche questa estate al traffico motorizzato i Passi Alpini.
È uno dei più affascinanti di tutta Europa oltre ad essere una salita leggendaria nel ciclismo. Salita che dal versante Valtellinese con 13,5 km e 900 m di dislivello raggiunge quota 2.618 m s.l.m. La pendenza media è del 6,5%, perciò non durissima a parte qualche tratto più impegnativo che richiede allenamento, è possibile farla anche trasportando il carrellino auspicabilmente con una bici a pedalata assistita.
La nostra ascesa è stata domenica scorsa, il 24 luglio partendo da Santa Caterina Valfurva, precisamente da l’Hotel Residence 3 Signori dove abbiamo soggiornato, che peraltro consiglio a chi fa sport e si muove con la famiglia, essendo un family hotel ben attrezzato ed organizzato, con attività per bimbi e grandi e con la possibilità di soggiornare in suite dagli spazi ampi come appartamenti.
Ricordo con piacere questi fantastici 4 giorni valtellinesi, coccolati dalle loro prelibate pietanze e dalle persone del posto, siamo tornati a casa rigenerati. La parte indiscutibilmente più bella è stata salire al Passo Gavia, motivo principale del nostro soggiorno. Indimenticabile l’atmosfera durante la nostra ascesa che è stata pazzesca. Tra ciclisti impegnati a fare il loro miglior tempo ed altri come noi, li a godersi la strada, la pace e la natura. Ho pedalato raccontando a Camilla quello che vedevamo; gli animali, le montagne e salutando i ciclisti che passandoci accanto ci facevano i complimenti. Mi sono trovata anche a canticchiare una canzone per farla addormentare, perché non essendo una strada dal fondo sterrato come piace a lei, l’effetto nanna è stato più complicato, anche se è stata bravissima e a parte una pausa per acqua e fruttino non si è mai lamentata, facendomi sentire orgogliosa di essere la sua mamma. Infatti il più grande elogio lo merita lei, per avermi seguita rendendo questa giornata indimenticabile.

Che dire se non che è stato decisamente emozionante e incredibile scalare il Gavia nei panni della mamma in bicicletta. A un tratto verso la vetta c’è stato un senso di pace che mi ha lasciata senza parole. Quel brivido che mi percorre la schiena e che mi fa pensare tutte le volte che scalo una vetta cosi bella. Circondata da ciclisti in silenzio e dal solo rumore delle ruote che giravano sull’asfalto, il vento e i campanacci delle mucche al pascolo.
L’avevo scalato diverse volte il Gavia, ma di tutte questa è stata decisamente la più bella. E se devo essere sincera nemmeno la più facile. Aldilà della pedalata assistita c’è il peso della bici, del carretto, unito al peso della responsabilità nei confronti della mia bimba, con la consapevolezza che per lei tutto deve risultare svago e rilassante, non uno stress. Ecco perché allestisco il Charriot con qualche suo peluche, libro con cui potere giocare.
La nostra ascesa insieme è stata meno difficoltosa e lunga rispetto a quanto avevo preventivato. Forse perché avevo tanta voglia di condividere questa salita speciale con lei. Dopo essere arrivati in cima e avere ritirato la spilletta e il bracciale dell’evento ci siamo recati alla Malga dell’Alpe, ubicata qualche km più sotto rispetto alla vetta. È stata una piacevole scoperta, sia per l’accoglienza del personale che per la bontà del pranzo, dove abbiamo degustato la bontà dei prodotti Valtellinesi km 0, tutti di loro produzione, avvolti da una bellissima atmosfera familiare di altri tempi.


In fine, dopo avere visitato la loro latteria e avere fatto amicizia con maiali, asinelli e mucche, ci siamo recati in hotel approfittando di un momento di relax presso la SPA per un tuffo in piscina con Camilla.
Cosa si può desiderare di più da un weekend in montagna con la propria famiglia, dove sport, natura e relax ci hanno fatto godere di giornate meravigliose.
Sicuramente un grazie speciale va a Valtellina Turismo e a Bormio Tourism per l’organizzazione e per avermi dato questa opportunità pazzesca.
È stata un’occasione unica che consiglio a tutti coloro che vogliono misurarsi con una montagna diversa, fatta di pace, tranquillità e sicurezza. Se volete vivere anche voi questa bellissima esperienza e pedalare immersi nella natura senza il traffico motorizzato, date uno sguardo al sito di Enjoy Stelvio Valtellina. Il Gavia a settembre vi aspetta!


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